‹ Blog E-learning 10/03/2021

Fare formazione in maniera efficace: i principi dell'apprendimento multimediale

Lavorare nel settore della formazione digitale vuol dire elaborare progetti formativi dotati di obiettivi raggiungibili nonché ottimizzati per l’apprendimento. Ciò significa che l’efficacia del materiale e-learning deriva dall’applicazione di processi di progettazione appropriati. Non è scontato, come potrebbe sembrare ad occhio acerbo, che la costruzione del corso non si basi su uno studio precedente. Non è solo una questione di contenuto generale, ma di relazione tra la tecnologia, il contenuto, l’utente finale.

Occorre, quindi, imparare a scegliere tra molti elementi per poter creare contenuti di impatto ed efficienti. A tal proposito, introduciamo la teoria dell'apprendimento di Richard E. Mayer, il quale discute i principi della progettazione multimediale che, nonostante siano stati elaborati nel 2001 (e quindi non proprio con l’utilizzo delle tecnologie che utilizziamo oggi), sono davvero validi per la creazione di contenuti e-learning efficaci.



L'apprendimento secondo Richard E. Meyer


I principali approcci individuati per migliorare l'apprendimento sono due :


  • Approccio incentrato sulla tecnologia: ha lo scopo di facilitare l’accesso all’informazione e risolve il problema “ Come possiamo usare la tecnologia per fare una lezione multimediale”. Si concentra su come possono essere sfruttate le funzionalità tecnologiche per progettare una progettazione multimediale.

  • Approccio incentrato sull'utente: ha lo scopo di aiutare la comprensione umana e risolvere il problema “Come possiamo adattare la tecnologia multimediale per aiutare la comprensione umana”. Si concentra sulla conoscenza della mente umana e di come la tecnologia può essere di supporto nel processo di raccolta delle informazioni, della loro memorizzazione e comprensione, L’obiettivo è quello di trasferire quanto appreso al di fuori del contesto della formazione.


In modo da raggiungere in maniera efficace i risultati preposti, è quello di utilizzare l’active learning utilizzando la metodologia dell’apprendimento significativo: il discente non solo sarà in grado di esprimere e trattare le informazioni ricevute, ma anche applicarle al di fuori del contesto didattico. Per raggiungere l’active learning anche nel contesto digitale, è necessario che il messaggio multimediale deve promuovere un processo cognitivo attivo all’utente anche se egli assume un comportamento inattivo. Per una corretta progettazione dell’e-learning è necessario basarsi sui principi dell’apprendimento multimediale, i quali permettono di ridurre il carico cognitivo estraneo, quello che secondo Sweller (2005) si configura come carico imposto alla memoria causato da un'inappropriata progettazione dell’istruzione che ignora i limiti della memoria di lavoro e fallisce nel concentrare le risorse della memoria di lavoro e fallisce nel concentrare le risorse della memoria di lavoro sulla costruzione e l’automazione di schemi.



Principio di coerenza: i discenti imparano meglio quando parole, immagini e suoni estranei sono esclusi.


Principio di segnalazione: i discenti imparano meglio quando al materiale di base sono aggiunti segnali che indicano a cosa prestare attenzione sullo schermo ( evidenziando parole importanti, inserendo frecce, etc)


Principio di ridondanza: i discenti apprendono meglio dalla grafica unita alla narrazione audio rispetto all’unione tra grafica, narrazione audio e testo contemporaneamente presentati sullo schermo. Se all’audio si accompagnano elementi grafici, il testo è solo un’informazione ridondante che sovraccarica l'utente.


Principio di contiguità spaziale: i discenti imparano meglio quando le parole e le immagini corrispondenti vengono presentate vicine piuttosto che distanti


Principio di contiguità temporale: i discenti imparano meglio quando le immagini e la voce vengono presentati in modo simultaneo.


Principio di segmentazione: i discenti imparano meglio quando la lezione multimediale viene suddivisa in brevi segmenti e non in un unico flusso continuo. Quando lo studente può controllare il ritmo del proprio apprendimento, ottiene risultati migliori: si parla di microlearning .


Principio dell’attivazione delle preconoscenze: i discenti riescono a apprendere meglio quando, prima di procedere nella fruizione del contenuto, conoscono le definizioni e le caratteristiche dei concetti principali.


Principio della modalità: i discenti imparano meglio quando le informazioni vengono presentate tramite immagini e narrazione audio rispetto ad immagini e testo. Troppo testo e troppe immagini sovraccaricano gli studenti.


Principio di multimedialità: i discenti fruiscono meglio del contenuto se le parole sono associate alle immagini. Le immagini scelte devono essere significative ed estremamente esemplificative poiché hanno lo scopo di offrire una visione più chiara e specifica delle informazioni.


Principio di personalizzazione: per i discenti diventa più semplice apprendere se lo stile utilizzato è colloquiale e non formale.


Principio dello stile vocale: per i discenti diventa più semplice apprendere se viene utilizzata una voce umana e non una voce artificiale


Principio dell’immagine personale: i discenti non imparano meglio se l’immagine dell’oratore viene aggiunta sullo schermo.


Oltre a tenere in conto questi principi nella stesura del proprio progetto didattico, è necessario ricordare che il formato multimediale può favorire l'apprendimento quanto più esso risponde alle esigenze del sistema cognitivo delle persone che ne usufruiranno.


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